Invaderà undici spazi - alcuni culturali, come Urban Center, Spazio Labò e Modo Infoshop, altri insoliti, come il negozio di abbigliamento Simona B o la ferramenta Boriani - l'edizione zero di Transizioni fotografia in movimento, una tre giorni ad ingresso gratuito, incentrata sulla proiezione come forma narrativa, che farà dialogare i lavori di fotografi italiani e internazionali dal 27 al 30 novembre. Anteprima il 26 alle 18,30 con la proiezione di Sleeping soldier allo Spazio Labò.
Transizioni sceglie Bologna "sulla scia del fermento culturale che la attraversa negli ultimi anni", spiega il direttore Francesco Acerbis, per lanciare la sua sfida, che è quella di trovare una prospettiva nuova per la fotografia, oltre la crisi dell'immagine fissa, attraverso l'immagine in movimento che costruisce una narrazione della realtà.
A raccontare una storia, attraverso dieci immagini, sono chiamati anche i partecipanti al contest "Immagini per una storia", aperto a tutti a partire dall'ambivalenza introdotta dalla democratizzazione della fotografia digitale e dei programmi di montaggio.
Saranno 25 le proiezioni internazionali per fotografare lo stato delle cose, mentre i dialoghi tra gli artisti metteranno a confronto i punti di vista e le prospettive future.