Prende il via il 12 gennaio, con l'incontro alle 10 alla Scuola delle donne del Pilastro con Marinela Constantin, attivista Rom, e Jasmine Joelle Tsimi Abega dell'associazione MigraBo LGBTI, il ciclo "Un thè con gli attivisti", che vuole dare la parola ai e alle migranti sui temi dell'attivismo, migrazioni, antidiscriminazione, diritti e sguardi femminili.
Gli incontri sono organizzati da alcune associazioni della Rete metropolitana bolognese contro le discriminazioni all'interno del progetto "Speak Up! Prendi la parola! La parola ai migranti: per i diritti, contro razzismo e disuguaglianze", che ha l'obiettivo di costruire un’altra narrazione della migrazione nello spazio pubblico a partire dalle esperienze e riflessioni che gli attivisti migranti portano con sé nella migrazione, per imparare a prevenire le discriminazioni con la cultura dell’azione collettiva da parte dei cittadini.
Nel secondo appuntamento, il 26 gennaio al Centro interculturale Zonarelli, l'incontro è con Youlsa Tangara, attivista di Asahi (Associazione di aiuto umanitario dell’immigrazione) e Bouchaib Khaline (attivista di A.I.A.B. (Associazione degli Immigrati non comunitari dell'Appennino Bolognese), intervistati da Ali Tanveer dell'associazione Next Generation.
Sabato 9 febbraio, sempre alle 10 allo Zonarelli, l'ultimo incontro del ciclo è con Tahar Lamri, scrittore e artista e Dolieme Ahmed Diabatè, attivista dell’associazione Diaspora Africana, che conversano con Elisabetta Cammelli, responsabile servizio d’ascolto della Chiesa Metodista Valdese.
Il progetto, coordinato dall'Associazione Diversa/mente in collaborazione con CESD (Centro europeo di studi sulle discriminazioni), Avvocato di Strada, A.M.I.S.S. (Associazione mediatrici interculturali socio-sanitarie), Lai-momo e Next Generation Italy, è co-finanziato dal Comune di Bologna - Area Nuove cittadinanze, inclusione sociale e quartieri - a seguito dell'"Avviso Pubblico 2018 per la presentazione di proposte progettuali finalizzate alla promozione dei diritti umani e del dialogo interculturale e interreligioso" e dalla Regione Emilia-Romagna.