Il prossimo bando per le iscrizioni ai nidi del Comune di Bologna per l'anno educativo 2017-2018 si svolgerà secondo i criteri contenuti nel nuovo regolamento: il documento è stato al centro di un percorso di partecipazione svolto nei sei Quartieri della città, alla fine del quale tutti i Consigli di Quartiere hanno avanzato delle proposte di integrazione ed espresso parere favorevole. La novità sta già in questo cammino: per la prima volta dopo la riforma del decentramento è stato applicato infatti l'articolo 10 della nuova norma. Nell'ambito del percorso di partecipazione e di ascolto sono state sentite anche le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, da cui sono emersi ulteriori contributi utili all'elaborazione del documento. Martedì scorso la Giunta comunale, su proposta del vicesindaco e assessore alla scuola, Marilena Pillati, ha licenziato i nuovi criteri che ora sono pronti per la discussione e l'approvazione finale che spetta al Consiglio comunale, dopo il passaggio nelle Commissioni consiliari competenti, in programma nei prossimi giorni.
L'obiettivo alla base della modifica dei criteri di accesso ai nidi è di garantire più equità e tenendo conto delle trasformazioni della comunità bolognese, investita negli ultimi anni da tanti cambiamenti sociali ed economici. La modifica principale è legata all'introduzione del sistema del punteggio, come già accade in molti altri grandi Comuni italiani come Milano, Torino e Firenze. I vecchi criteri, approvati più di dieci anni fa, erano basati sull’Isee e sulla condizione lavorativa dei genitori, che costituiva fattore determinante per l'accesso. Il nuovo sistema a punteggio contiene, invece, una revisione profonda dei criteri: si terrà conto delle trasformazioni socioeconomiche che hanno come conseguenza famiglie dalle molteplici caratteristiche e condizioni lavorative o di studio varie e diverse.
I nuovi criteri di ordinamento delle domande: la proposta finale
Prima ancora dei punteggi, hanno priorità nell'ammissione al nido i bambini disabili e quelli segnalati dai servizi sociali.
Il nuovo regolamento prevede poi che le domande siano ordinate sulla base di un punteggio che si ottiene dalla somma dei punti attribuiti a ciascuno di tre ambiti: carichi familiari; situazione occupazionale o di studio dei genitori; condizione economica del nucleo familiare.
Per quanto riguarda i carichi familiari, vengono prese in considerazione varie situazioni alle quali si attribuiscono diversi punteggi. Il punteggio massimo (20 punti) viene attribuito alla presenza di genitore disabile al 100%. Saranno invece assegnati 15 punti ai bambini con un solo genitore, nel caso in cui orfani, non riconosciuti, con un genitore detenuto o, questa la novità rispetto al passato, con un solo genitore in possesso della responsabilità genitoriale, ovvero in caso di irreperibilità anagrafica accertata dell'altro genitore. Subito dopo (12 punti) figurano i nuclei composti da un solo genitore convivente con il bambino, perché in condizione di separazione o divorzio con affido esclusivo. Infine, i criteri terranno conto della presenza nel nucleo di conviventi e residenti minori fino ai 14 anni, compresa una nuova gravidanza in corso, con punteggio variabile in relazione all'età e alla presenza di gemelli.
Riguardo alla condizione di lavoro, i punteggi vengono attribuiti a ciascun genitore in base alla relativa situazione lavorativa o di studio. Il punteggio massimo (20 punti) verrà assegnato a chi ha un lavoro autonomo non occasionale, subordinato a tempo indeterminato o determinato, a tempo pieno o part-time superiore al 75%. Seguono punteggi inferiori per chi svolge un lavoro subordinato con percentuali inferiori al 75% o al 50% di part-time, infine sono previsti 10 punti per le prestazioni di lavoro occasionale o saltuario, sia autonomo o subordinato, nei 12 mesi precedenti la domanda (l'arco di tempo è raddoppiato rispetto alla prima proposta esaminata dalla Giunta). Per quanto riguarda la situazione di studio, sono previsti due punteggi: il massimo (20 punti) sarà attribuito a coloro che sono iscritti a scuole di qualsiasi ordine e grado per assolvere all'obbligo scolastico e formativo, a scuole di specializzazione, tirocini/praticantati abilitanti per l'iscrizione al albi professionali, dottorati e assegni di ricerca. Per tutti gli altri corsi di studio (comprese borse lavoro e servizio civile) sono previsti 10 punti. Inoltre sono in programma punteggi per chi lavora su turni e per chi ha il posto di lavoro a più di 50 chilometri da casa.
Infine il terzo ambito, quello relativo alla condizione economica del nucleo familiare: verrà attribuito un punteggio sulla base della fascia ISEE di appartenenza, in ordine decrescente.
Si è cercato anche di dare risposta a due importanti questioni poste nel corso del percorso partecipato: la continuità educativa, che riconosce ai bimbi che già frequentano un nido privato il diritto di precedenza a essere ammesso nella stessa struttura; l'ammissione dei fratelli gemelli nello stesso nido, un tema sul quale l'amministrazione ha raccolto molte sollecitazioni anche nel mandato scorso.
Novità anche per la partecipazione
A due anni dalla nascita dell'Istituzione Educazione e Scuola, gli indirizzi per la modifica del regolamento dei nidi d'infanzia portano con sé anche una revisione del funzionamento degli organismi di partecipazione previsti a livello di Quartiere. Il nuovo regolamento prevede di mantenere il raccordo tra i cittadini e il proprio Quartiere, lasciando inalterata la competenza dei Presidenti di Quartiere di convocare e presiedere gli organismi di partecipazione, le Assemblee di nido e le Assemblee dei Presidenti dei comitati dei nidi e delle scuole dell'infanzia, in raccordo con l'Istituzione Educazione e Scuola. Inoltre sarà potenziata la relazione con le Assemblee dei nidi e le Assemblee dei Presidenti dei comitati nell'ottica del lavoro di comunità e cittadinanza attiva.