“Salviamo il Gigante. La Fontana del Nettuno salvata dalle acque e dall’ambiente” è il primo appuntamento di un ciclo di incontri e tavole rotonde organizzate dall’Università di Bologna, ed in particolare dall’Istituto di Studi Avanzati (ISA), che racconteranno il progetto che farà tornare a zampillare la Fontana del Nettuno, uno dei simboli della nostra città.
Il convegno si terrà mercoledì 29 giugno dalle 15 alle 19 in Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio e illustrerà le motivazioni che sono alla base del progetto di conservazione e restauro del Gigante.
Attraverso una ricostruzione storica degli interventi condotti negli anni, si arriverà al progetto attuale, raccontato nelle scelte strategiche e tecnico-scientifiche da vari esponenti degli enti coinvolti.
L'incontro è aperto a tutti fino ad esaurimento posti, è necessaria l'iscrizione.
A quasi 30 anni dagli ultimi lavori di riqualificazione, conclusi nel 1990, il nuovo intervento è promosso da un Comitato Scientifico costituito nel 2015 da Comune di Bologna, Università di Bologna, Istituto Superiore di Conservazione e Restauro di Roma (ISCR), Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bologna, Istituzione Bologna Musei e QN - Il Resto del Carlino.
Il restauro prevede il coinvolgimento di cinque Dipartimenti dell’Alma Mater (Architettura, Ingegneria, Ingegneria Industriale, Chimica e Scienze Biologiche), in sinergia con le professionalità dell’Istituto Superiore di Conservazione e Restauro di Roma e del CNR di Pisa. Ad oggi sono stati stanziati quasi 680 mila euro ripartiti fra partner istituzionali e sostenitori: il Comune di Bologna ha stanziato 200 mila euro, Unindustria 222 mila (a cui se ne aggiungeranno altri 111 mila per la futura manutenzione), infine la raccolta fondi del Comune di Bologna e di QN - Il Resto del Carlino, grazie anche all’Art Bonus ha raggiunto la cifra di € 257.493.
Nonostante la presenza del ponteggio, cittadini, turisti e appassionati potranno continuare a godere della bellezza del monumento attraverso le visite guidate che saranno condotte all’interno della gabbia per osservare da vicino i lavori in divenire.