Continua a diffondersi la cimice asiatica Halyomorpha halys, trovata nel 2012 nell'area di pianura di Modena e Bologna, che in alcune aziende agricole ha già causato gravi danni alle coltivazioni di frutta.
Marmorizzata nei toni del grigio e del marrone, lunga da 12 a 17 millimetri, la cimice asiatica è completamente innocua per l'uomo e gli animali (non punge e non trasmette malattie) è però motivo di preoccupazione per le conseguenze che potrebbe avere una sua diffusione incontrollata in Emilia-Romagna. Questa cimice ha infatti un alto potenziale infestante e potrebbe invadere in poco tempo i frutteti, gli orti e le aree verdi, danneggiando molte piante coltivate e spontanee.
In Emilia-Romagna, a partire da maggio 2013, è stato attivato un monitoraggio con lo scopo di delimitare la zona di presenza del fitofago e individuare le principali specie ospiti, in modo da delineare la potenziale incidenza economica.
È quindi di grandissima importanza ed utilità la collaborazione di cittadini e agricoltori che, in caso di rinvenimento di cimici “sospette”, possono inviare segnalazioni, possibilmente con raccolta di campioni o fotografie dettagliate, contattando il Servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna o l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, a questi indirizzi: