Fino al 9 febbraio 2017 si potrà vedere nella Sala d'Ercole di Palazzo d'Accursio la mostra “Carlo Corsi. Luce e colore 1879-1966”, dedicata al pittore di origini nizzarde di cui ricorre il cinquantesimo anniversario della morte. L'esposizione è organizzata dall'Associazione Bologna per le Arti che dal 2010 annualmente realizza, con il patrocinio del Comune di Bologna, a Palazzo d'Accursio retrospettive di artisti importanti come Alfredo Protti, Flavio Bertelli e Giovanni Romagnoli, solo per citarne alcune.
E sono proprio alcuni di questi artisti che Carlo Corsi frequenta nella nostra città nei primi anni del novecento e che, guidati da Protti, costituiscono la “Moderata avanguardia bolognese”, partecipando al clima di rinnovamento culturale della Bologna di quegli anni.
Il progetto espositivo ora in mostra in Sala d'Ercole si compone di circa 60 opere che vanno dagli esordi accademici, al periodo appunto della “moderata avanguardia bolognese”, fino alle sperimentazioni cromatiche della maturità, ai collage e alla pittura informale dell’ultimo periodo della sua lunghissima vita. Tra queste ricordiamo “Tunnel”, opera del 1961 che proviene da MAMbo, in mostra grazie alla collaborazione dell'Istituzione Bologna Musei, “Due figure” con cui, molto curiosamente ottenne a ben 62 anni, il riconoscimento per i giovani al III Premio Bergamo nel 1941 e “Alle acque albule” esposta alla Quadriennale di Torino nel 1959.
Novità di quest'anno è la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna che offre a quattro giovani studenti la possibilità di cimentarsi con i temi della pittura di quest’artista tra i più apprezzati del panorama bolognese d’inizio Novecento. In mostra, accanto alle opere di Corsi, si potranno dunque vedere i lavori di Jacopo Ferrarese, Paolo Migliazza, Nicola Amato e Barbara Scaravonati e il pubblico potrà esprimere la sua preferenza votandoli attraverso l'apposito tagliando che verrà consegnato all'ingresso della mostra o attraverso la pagina facebook dedicata.