I lampioni di piazza Lber Paradisus diventano intelligenti e offrono a cittadini e turisti servizi smart. Questo il cuore del progetto “Smart Cities Test Plan”, che prende il via grazie ad un protocollo sottoscritto dal Sindaco di Bologna Virginio Merola e dal Presidente nazionale del CNR Luigi Nicolais.
I 32 lampioni intelligenti saranno il terminale di una piattaforma che permetterà di collegarsi ad Internet con 4 hot-spot WiFi pubblici, avere maggior sicurezza attraverso l'installazione di 4 telecamere per la videosorveglianza, ottimizzazare il traffico tramite il controllo dell’occupazione dei singoli stalli di sosta del parcheggio su via Fioravanti. Il progetto prevede inoltre l’installazione di 3 Totem touch-screen per fornire informazioni a cittadini e turisti. La piattaforma smart consentirà anche di telecontrollare e telegestire, tramite l’impianto di illuminazione pubblica antistante gli uffici, ottenendo cospicui risparmi sia energetici (30%) che manutentivi (45%).
La particolarità delle soluzioni che verranno installate è la quasi totale assenza di opere murarie per l’alimentazione e il collegamento dati dei dispositivi poiché, per entrambe le funzioni, verranno utilizzate esclusivamente le linee elettriche pubbliche già presenti sul territorio cittadino. Il sistema quindi, attraverso la trasmissione su onde convogliate, utilizzerà il concetto del lampione intelligente per sfruttare gli impianti elettrici già esistenti come una rete LAN capillare e diffusa sul territorio cittadino, consentendo notevoli risparmi economici per l’installazione degli apparati.
Nella strategia ‘smart cities’ un ruolo importante è giocato dallo Smart Services Cooperation Lab di cui il Cnr è partner assieme ad Agenzia per l’Italia digitale, ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e Telecom Italia, e che ha il suo ‘Test Plant’ nell’Area della Ricerca Cnr bolognese. Grazie a un accordo, siglato oggi con il Comune di Bologna, lo ‘Smart Cities Test Plant’ sarà esteso al territorio compreso fra Piazza Liber Paradisus e il tratto antistante via Fioravanti: le tecnologie installate saranno a totale carico dell’Ente, mentre i servizi erogati saranno definiti e monitorati da entrambe le parti.