In Piazza del Nettuno (angolo via Rizzoli) è attivo il primo DAE Defibrillatore semi-Automatico Esterno donato dalle Associazioni di volontariato Piccoli Grandi Cuori Onlus e Pubblica Assistenza Città di Bologna Onlus
A quasi un anno dalla firma della convenzione che ha dato vita al progetto “Bologna Città Cardioprotetta”, inizia l'installazione, nei luoghi più frequentati della città, di Defibrillatori semi-Automatici Esterni (DAE). Questi importanti apparecchi salvavita saranno utilizzabili anche da personale non sanitario e sempre accessibili in caso di necessità. "Un importante passo in avanti per tutti - commenta l'assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi - verso una città cardioprotetta, informata e formata, e in questa direzione va questo progetto che arriverà a mettere a disposizione di chiunque, anche personale laico, circa 15 defibrillatori. L'arrivo dei defibrillatori nel pieno della pademia - continua - è un messaggio di speranza perché, nonostante il Covid, abbiamo energie e sguardo verso il futuro, perché vogliamo guardare anche oltre".
A breve ne saranno installati altri due in via Indipendenza all’angolo con via Augusto Righi e in piazza delle medaglie d'Oro e, successivamente, in piazza della Mercanzia, nella zona universitaria, ai Giardini Margherita e nei vari quartieri fino a un totale di quindici apparecchi nell’arco di tre anni, durata della convenzione firmata da Comune di Bologna, AUSL di Bologna - 118 e le associazioni Piccoli Grandi Cuori onlus e Pubblica Assistenza Città di Bologna onlus.
I DAE sono stati acquistati dalle associazioni Piccoli Grandi cuori Onlus e Pubblica assistenza Onlus, così come le teche ad alta visibilità nelle quali sono posizionati. Le due associazioni si faranno anche carico dei costi di funzionamento e manutenzione e della programmazione dei progetti di formazione rivolti ai cittadini e agli studenti che terranno gli operatori del 118. A questo si affianca una campagna di sensibilizzazione all’uso di questo importante strumento salvavita, testimonial l'attore bolognese Stefano Bicocchi, in arte Vito, che cerca di sfatare tabù e paure sull’utilizzo dei DAE da parte di personale non sanitario.
L’arresto cardiaco oggi rappresenta una delle maggiori cause di mortalità fra giovani e adulti: con l'intervento nei primi minuti da parte delle persone presenti sul posto, grazie all’utilizzo del defibrillatore e con manovre di rianimazione, aumenta notevolmente le probabilità di sopravvivenza della persona colpita. È fondamentale dotare il territorio cittadino di dispositivi DAE, accessibili sempre, h 24.
Il progetto ‘Bologna città cardioprotetta’ si inserisce nel più ampio quadro di iniziative già promosse e supportate dall'Amministrazione comunale per ampliare la rete dei defibrillatori e dei soccorritori laici. Il Progetto è connesso con DAE RespondER, la prima app in Italia completamente integrata con la Centrale Operativa 118, sviluppata dal Sistema 118 della Regione Emilia Romagna, per allertare i soccorritori volontari in caso di potenziali arresti cardiaci. Il gruppo di lavoro, formato dai partner del progetto, farà parte dei gruppi di lavoro del Tavolo di prevenzione e promozione della salute.