Anche quest’anno il Comune di Bologna, tra i pochi in Italia, approverà il bilancio di previsione entro l’anno, confermandosi virtuosa e in grado di rispettare i tempi, assicurando continuità e piena efficienza ed efficacia all'azione amministrativa. Il bilancio di previsione 2019-2021, che è stato licenziato dalla Giunta e che nelle sue linee essenziali è stato illustrato oggi dal Sindaco Virginio Merola al Consiglio comunale, prevede tra investimenti e servizi per i cittadini circa 700 milioni, con un’autonomia finanziaria che sfiora il 90%. La pressione fiscale rimane invariata e in qualche caso addirittura in calo. Salgono a 105.000 i cittadini che saranno esentati dall’addizionale Irpef: si completa dunque l’operazione avviata nel 2016 per togliere la tassa a circa un contribuente su tre. Nel triennio 2019-2021 saranno finanziati complessivamente 215 milioni di opere pubbliche. La manovra di riduzione del debito consentirà inoltre di diminuire i mutui e gli interessi e liberare più risorse per i servizi.
Il calendario e le tappe nei Quartieri
La Giunta ieri ha licenziato il bilancio di previsione 2019-2021, i provvedimenti collegati e il Documento Unico di Programmazione (Dup) del prossimo triennio, lo strumento che gli enti locali predispongono per sviluppare e dare concretezza alle linee di mandato in armonia con il bilancio stesso. Dopo l’illustrazione da parte del Sindaco al Consiglio comunale, il bilancio è pronto per approdare nei Quartieri, la settimana prossima, con sei Consigli aperti alla partecipazione dei cittadini: sarà il Sindaco a illustrare la proposta di bilancio, insieme all’assessore Davide Conte e ai presidenti dei Quartieri cittadini. Lunedì 19 novembre si comincia con il San Donato-San Vitale (ore 18, piazza Spadolini 7); martedì 20 novembre toccherà a Porto-Saragozza (ore 18.30, via dello Scalo 21) e Borgo Panigale-Reno (ore 21, via Battindarno 123); mercoledì 21 novembre a Santo Stefano (ore 18, via Santo Stefano 119); giovedì 22 novembre il giro si chiuderà con Navile (ore 18, via di Saliceto 3/20) e Savena (ore 21, via Faenza 4). Il bilancio è poi oggetto di confronto con le parti sociali, economiche e il terzo settore. L’avvio della trattazione in Consiglio comunale è previsto il 17 dicembre, il voto finale per il 20 dicembre.
Le entrate: tariffe e aliquote invariate o più basse, si completa l’operazione di esenzione dell’addizionale Irpef
Il bilancio, che ha un volume di circa 700 milioni per spese correnti e spese in conto capitale, dovrà recepire le misure di interesse dei Comuni contenute nella legge di bilancio che il Parlamento approverà: non verrà però utilizzato l’aumento dell’imposizione locale, anche se ci dovesse essere il via libera del governo. Il bilancio del Comune di Bologna infatti prevede pressione fiscale invariata o in qualche caso addirittura in calo come nel caso dei nidi e di alcuni servizi scolastici, le cui tariffe e aliquote sono state rimodulate per garantire maggiore equità. Si completerà poi l’operazione avviata nel 2016 di innalzamento della fascia di esenzione dall'addizionale comunale Irpef: nel 2019 la soglia di esenzione dall'addizionale comunale Irpef salirà da 14.000 a 15.000 euro e dunque il numero di cittadini che usufruiranno dell'esenzione sarà di 105.000, circa un contribuente su tre sarà esente.
Nessun aumento di Imu e Tari, costante da 4 anni, nonostante l’aumento degli investimenti. Tariffe ferme o addirittura in calo, eccetto l’imposta di soggiorno (tra le più basse in Italia) per la quale si prevede un aumento.
Nel 2020 è previsto il superamento dell'aliquota agevolata per i comodati gratuiti ai parenti nonché per i canoni di locazione concordati: l'Amministrazione comunale di Bologna si impegna però a creare l'anno prossimo le condizioni per eliminare questo aumento di aliquota dal 2020.
Meno debito più servizi
La scelta più innovativa per il triennio 2019-2021 sarà quella di continuare a ridurre l’indebitamento per liberare risorse, che invece di essere utilizzate per il pagamento delle rate dei mutui potranno essere restituite in servizi ai cittadini. Al termine del mandato, nel 2021, il debito del Comune di Bologna, che all’inizio di quest’anno era a quota 128,5 milioni di euro, sarà sceso a 72,1 milioni. Significa che l'indebitamento pro capite dei bolognesi calerà da 332 a 185 euro, una riduzione di oltre il 40%. Tra il 2017 e il 2021 si stima un risparmio di quasi 41 milioni in rate dei mutui: risorse che andranno ai cittadini attraverso i servizi, al welfare e alla scuola, alle assunzioni di personale.
Continua l'impegno per il recupero dell'evasione dei tributi locali che dal 2011 ha riportato all'amministrazione oltre 105 milioni di euro da destinare ai servizi per la comunità.
Sul fronte delle entrate, è previsto l'anno prossimo un aumento degli introiti dell'imposta di soggiorno visto l'aumento del movimento turistico: si passa da circa 6 milioni della previsione 2018 a circa 8 milioni.
Previsioni in calo anche per le multe: da 62 milioni previsti l’anno scorso a 57 milioni previsti per il 2019, a conferma dell’efficacia delle misure di deterrenza.
Le spese: in testa il welfare, 199 milioni di euro, è il 36% del totale
E’ il welfare l’ambito al quale è dedicata la maggior parte della spesa corrente: 199 milioni di euro su quasi 570 (quindi il 36%) sono dedicati a politiche sociali, salute, lavoro, istruzione, politiche giovanili e sport, con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli della comunità.
Sul fronte delle opere pubbliche, solo nel 2019 sono previsti 103 milioni di euro di investimenti, che nel triennio salgono a 215 milioni, tutti finanziati: la media annua del quinquennio 2017-2021 è di oltre 85,5 milioni di euro. Proseguono gli investimenti per avere scuole più sicure, più belle e più efficienti dal punto di vista del risparmio energetico. Tra gli obiettivi c’è quello poi di rispondere all’esigenza di nuove abitazioni da destinare all’affitto.
Il Comune continuerà a investire sulle periferie ed è pronto con la progettazione esecutiva dei progetti contenuti nel Piano Periferie, del valore di 18 milioni di euro, per il quale anche Bologna è in attesa del semaforo verde del governo.
Infine nel 2019 si confermano all'85% i Fondi crediti di dubbia esigibilità: entro il 2021 la cifra coprirà il 100%.