Lungo cinque mesi ed esteso in tutta l'area metropolitana, il cartellone di Bologna Estate 2018, entra nel vivo della programmazione culturale con una proposta originale ed ambiziosa: portare sul palco e sullo schermo più amato della città il racconto della ricchezza storico-artistica di Bologna. In occasione dell’anno europeo del patrimonio culturale 2018 il Comune di Bologna, in collaborazione con la Fondazione Cineteca, dedica così due serate speciali in Piazza Maggiore incentrate sulla ricostruzione narrativa e iconografica della storia della piazza e dei tesori nascosti della zona universitaria.
Protagonisti e narratori delle due serate saranno gli operatori dei musei, delle biblioteche e delle principali istituzioni culturali bolognesi. Con queste proposte serali il Comune di Bologna conferma il proprio impegno nel promuovere una sempre più estesa conoscenza dell’identità e del patrimonio, valorizzandone le capacità attrattive e incoraggiandone la fruizione da parte di differenti tipologie di pubblico: dai cittadini residenti ai turisti nazionali e internazionali, dalle scuole ai possessori della Card Musei Metropolitani Bologna, fino al pubblico delle numerose iniziative che nell’estate bolognese rendono viva e accogliente la città.
“Sperimentiamo questa estate un nuovo modo di raccontare il nostro importante patrimonio culturale – spiega Matteo Lepore, assessore alla Cultura del Comune di Bologna - È un omaggio a chi lavora ogni giorno per renderlo fruibile e un modo per farlo conoscere ai cittadini”.
Primo appuntamento mercoledì 13 giugno alle 21.45 con “Una piazza e 3000 anni di storia”: dopo i saluti istituzionali dell'assessore Lepore e del presidente dell'Istituzione Bologna Musei, Roberto Grandi, saranno proprio gli esperti e gli studiosi che lavorano nei musei dell'istituzione a diventare protagonisti della serata. Il primo intervento, a cura di Anna Dore (Museo Civico Archeologico), racconta il periodo storico della “piazza prima della piazza” in epoca etrusca e romana. Si prosegue con gli interventi di Paola Foschi (Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio) e Giancarlo Benevolo (Musei Civici d'Arte Antica) incentrati sullo sviluppo di uno spazio pubblico dal secolo XIII fino al XVI secolo, scenario di grandi avvenimenti come la costruzione di Palazzo del Podestà e Palazzo della Biada con la Torre dell'Orologio e la solenne incoronazione imperiale di Carlo V in San Petronio. Oltre a custodire tesori d'arte nell'ambito dell'architettura, della scultura e della pittura, la basilica di San Petronio può vantare una tradizione musicale di prima grandezza: lo racconta Enrico Tabellini del Museo internazionale e biblioteca della musica ripercorrendo la storia dei musici. Alessio Zoeddu (Museo del Patrimonio Industriale) ricorda l'importanza storica della Bologna delle acque e la complessità degli interventi infrastrutturali idraulici, testimoniate dalla costruzione della Fontana del Nettuno e della cisterna monumentale realizzata per alimentarla. Otello Sangiorgi (Museo civico del Risorgimento) ricostruisce come la piazza continui ad essere il cuore della città anche nel periodo storico tra Napoleone e la Liberazione: in epoca giacobina con l'innalzamento dell'albero della libertà nel 1789, durante il Risorgimento con le prediche patriottiche di Ugo Bassi davanti San Petronio e le memorabili le feste per l'arrivo del Re Vittorio Emanuele II celebrato nel 1860. Il racconto si sviluppa con i grandi avvenimenti post-unitari, dai funerali di Marco Minghetti, Giosue Carducci e Guglielmo Marconi, all'inaugurazione della statua a Vittorio Emanuele II, poi rimossa,e termina infine con le immagini della Liberazione del 1945.
Il secondo appuntamento di venerdì 15 giugno alle 21.45 porta il titolo “Via Zamboni, una strada tante storie” e vedrà protagonisti in Piazza Maggiore gli studiosi referenti delle Istituzioni presenti nell’area universitaria che in collaborazione con la Fondazione Cineteca hanno costruito una serata costellata di un prezioso repertorio di immagini che raccontano curiosità e segreti della zona, un luogo ricco di storia e meraviglie che merita di essere scoperto e visitato ripetutamente.
A inizio serata, verrà presentato in anteprima "ROCK Bologna è ZONA-U", il videoclip promozionale di ROCK, il progetto europeo - Horizon 2020, coordinato dal Comune di Bologna, in stretta collaborazione con l’Università di Bologna e altri 30 partner a livello internazionale. Realizzato da K2 Bologna, il video di ROCK abbraccia in pochi minuti il primo anno di ricerca e azione del progetto per favorire la rigenerazione urbana dei centri storici europei, attraverso la valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale, concentrandosi in particolare a Bologna sul distretto universitario.
Dopo i saluti istituzionali di Valentina Orioli, assessore all’Urbanistica, Tutela e riqualificazione della Città storica, il primo intervento dal titolo “Palazzo Poggi e il tesoro della città” sarà affidato a Roberto Balzani (Sistema Museale d’Ateneo Bologna) con un approfondimento sulle relazioni tra Comune e Università per la salvaguardia dei tesori d’arte. Seguirà Maria Giovanna Battistini (Accademia di Belle Arti di Bologna) con “Personaggi, luoghi, simboli di tre secoli d’Accademia” con un excursus dalla nascita dell’”Accademia Clementina” alla descrizione degli oggetti che hanno fatto la storia dell’istituzione come il torchio di Giorgio Morandi. Elena Rossoni (Pinacoteca Nazionale di Bologna) con “La Pinacoteca di Bologna: dell'arte e delle sue tante storie” si soffermerà sulla Pinacoteca come luogo della memoria che custodisce capolavori legati a luoghi e palazzi della città completamente perduti. Sarà poi la volta della musica con Fulvio Macciardi (Fondazione Teatro Comunale di Bologna) che interverrà sul tema “255 anni di musica al servizio della città” presentando racconti e aneddoti sulla musica, sulle maestranze, sull'arte e sulla storia del teatro, seguito dall’intervento di Cora Benetti (studentessa di Alma Mater Studiorum – Università di Bologna) sulla vita studentesca nella zona universitaria con immagini d’archivio, oggetti e testimonianze conservate nel Museo Europeo degli Studenti. La serata si conclude con le narrazioni “Una strada di libri” di Giacomo Nerozzi (Biblioteca Universitaria di Bologna) che descrive la Via Zamboni come una distesa di biblioteche, conoscenza e sapere e “Conservatorio G.B. Martini convento di musica” di Vincenzo De Felice (Conservatorio di Musica G.B. Martini di Bologna) che illustrerà la proiezione di due manoscritti di partiture musicali, una di Padre Martini e una di Franco Donatoni durante l’esecuzione musicale a cura di alcuni allievi del Conservatorio.
Le serate saranno accompagnate al pianoforte dal Maestro Daniele Furlati.