Banda ultra larga ad altissima velocità (1 Gbps), entro il 2015, in tutte le scuole della città: nidi, scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. La installerà il Comune di Bologna grazie al progetto MAN (Metropolitan Area Network) Scuole, messo in campo per favorire e accelerare il processo di diffusione della cultura digitale nelle scuole.
Le scuole interessate sono 226, raggiunte tramite 143 collegamenti alla fibra ottica che consentono di servire più scuole nello stesso punto:
- 50 entro il 2014
- le restanti durante il 2015
A queste si aggiungono le 21 scuole sedi di uffici amministrativi (Direzioni Didattiche ed Istituti Comprensivi) già collegate precedentemente e altre 4 che lo saranno entro quest’estate con un percorso di realizzazione già in corso. Per la posa delle nuove fibre e per l’acquisto dei nuovi apparati di rete, il Comune di Bologna ha investito 1.750.000 euro.
Il progetto si avvale della collaborazione con la società Lepida Spa, che per conto di tutti gli enti pubblici con sede a Bologna ha realizzato la rete in fibra ottica della MAN. Lepida Spa nell’ambito del progetto “SchoolNet - Connettività e Federazione per una scuola grande come la regione”, del Piano Telematico Regionale fornisce alle scuole gratuitamente, ovvero senza canoni ricorrenti, il servizio di connettività Internet con banda a 1Gbps, le attività di assistenza e manutenzione della rete, nonché i servizi di porta autenticata per l’accesso di studenti e docenti e il filtraggio dei siti, per navigare in sicurezza.
Queste attività sono finanziate da Regione Emilia-Romagna che sta lavorando su tutto il territorio per portare questa risorsa al mondo dell’istruzione: il principio guida del Piano Telematico dell’Emilia-Romagna è quello di leggere la Società dell’informazione con la chiave dei diritti, e il diritto alla rete come accesso alla conoscenza è il primo, basilare, per tutti i cittadini in tutto il territorio.
Per i lavori di collegamento di tutte comunali e statali è stato pubblicato un bando da Lepida Spa, aggiudicato a Alpitel Spa. La progettazione esecutiva sarà ultimata ad agosto e la messa in opera comincerà a settembre prossimo.
Come ulteriore contributo all’innovazione digitale della rete scolastica, per rendere omogenea l’infrastruttura di rete interna delle scuole statali del territorio (primarie e secondarie di primo grado) e consentire un utilizzo armonizzato dei nuovi strumenti informatici per la didattica, il Comune di Bologna ha predisposto uno specifico Progetto di cablaggio, in corso di esecuzione, il cui completamento è previsto per l’inizio dell’anno scolastico. I lavori - affidati a Telecom attraverso la convenzione Consip enti locali – prevedono il cablaggio in 47 scuole e la realizzazione di almeno 473 punti rete. Questo significa che in ogni aula o luogo sede di didattica sarà disponibile l’accesso alla rete ad alta velocità. L’investimento, da parte del Comune di Bologna, per la posa della rete interna nelle scuole è di 185.000 euro.
Il progetto MAN Scuole è un ulteriore contributo del Comune di Bologna alla realizzazione dell'Agenda digitale europea e di quella nazionale, che hanno tra le loro priorità l’accesso il più diffuso e generalizzato possibile alla banda larga e ultralarga delle popolazioni dei paesi dell’Unione, condizione che viene considerata come fondamentale per lo sviluppo di una società e di una economia della conoscenza evolute ed eque.
Nella Strategia Europa2020 per una crescita intelligente, sostenibile e solidale, le politiche e le azioni in favore delle competenze digitali e dell’innovazione nella formazione sono la chiave per combattere i “divari digitali” a tutti i livelli. Anche l’Agenda digitale del Comune di Bologna – uscita da un percorso partecipato e condiviso con la città – mette al centro del proprio fare l’inclusione e la connessione alla rete e alle sue risorse. Il punto di partenza di questo processo di apprendimento continuo alla multicanalità e alla multimedialità e di alfabetizzazione digitale consapevole è sicuramente la scuola, per superare marginalizzazioni digitali che non garantiscono ai giovani pari opportunità educative.