Il Comune di Bologna scommette sull'abitare collaborativo: é online l'avviso pubblico per manifestazioni d'interesse all'acquisizione di tre immobili di proprietà comunale da destinare a insediamenti per l'abitare collaborativo.
Un primo punto di arrivo del percorso iniziato nel 2018 quando l’Amministrazione ha deciso di incentivare i modelli insediativi collaborativi, come il cohousing, adottando una specifica variante al Regolamento Urbanistico Edilizio e analizzando i nuovi modelli che si stanno consolidando in Italia e in Europa.
Da queste analisi e valutazioni è emersa l’opportunità di mettere in gioco alcuni immobili in disuso di proprietà comunale, per incentivare lo sviluppo di questi modelli abitativi condivisi, anche per utilizzare un’altra leva di risposta al bisogno di casa in città, oggetto di una recente istruttoria pubblica.
Gli immobili individuati come insediamenti per l’abitare collaborativo si trovano in viale Lenin 14/2 e 14/3, in via San Donato 207 e in vicolo dei Prati 4. Per ciascuno di essi è stata realizzata una prima ricognizione progettuale, anche per aiutare gli eventuali interessati a comprendere le potenzialità di questi immobili tenuto conto degli ampi spazi per gli usi comuni che gli insediamenti per l’abitare collaborativo esigono:
- in viale Lenin 14/2 e 14/3 sarà possibile realizzare 10 appartamenti, divisi in due edifici, per un totale di 25 persone potenzialmente insediabili;
- in via San Donato 207 sarà possibile realizzare 10 appartamenti, divisi in due edifici, per un totale di 33 persone potenzialmente insediabili;
- in vicolo dei Prati 4 sarà possibile realizzare 6 appartamenti, divisi in due edifici, per un totale di 14 persone potenzialmente insediabili.
All’avviso pubblico, aperto dall’8 novembre al 23 dicembre, potranno partecipare Cooperative, Imprese, Enti del terzo settore, ma anche liberi cittadini che intendano associarsi per la realizzazione dell’intervento. Dopo la raccolta
delle manifestazioni d'interesse seguirà l'emanazione di un bando per i tre immobili.
“Doppia soddisfazione per questo avviso pubblico – spiega l’assessore Gieri – il primo motivo è che dedicheremo questi immobili a una modalità di abitare che sono convinta abbia grande futuro in particolare in una città come la nostra; il secondo motivo riguarda il fatto che questi immobili arrivano dal percorso, mai decollato, dell’autorecupero e sono molta soddisfatta del fatto che siamo riusciti a inserirli in questo progetto perché nostro compito è anche imparare dagli errori del passato per ripartire e fare ancora meglio”.