AngelicA, il festival dedicato alla musica internazionale di ricerca, quest’anno accende 28 candeline. E lo fa continuando a esplorare nuovi orizzonti e nuove possibilità del fare musica, incontrando (o ritrovando) alcune delle voci più stimolanti della musica contemporanea e di ricerca.
Anche in questa 28esima edizione AngelicA attraverserà il mese di maggio, dal 3 al 27, con 18 concerti al Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – lo spazio in via San Vitale gestito da AngelicA in convenzione con il Comune di Bologna– e qualche incursione “fuori sede”: una straordinaria processione musicale immaginata da Alvin Curran - nell'ambito del Progetto Rock- che si svolgerà nella zona universitaria e culminerà in un concerto alla Basilica di Santa Maria dei Servi, e due serate a Modena, al Teatro Comunale Luciano Pavarotti, a rinnovare la collaborazione che da 15 anni unisce AngelicA e l’Altro Suono.
"Ringrazio l'associazione per il lavoro di formazione del pubblico e di ricerca che da anni porta avanti nel Centro di Ricerca Musicale /Teatro san leonardo- afferma l'assessore alla cultura e promozione della città Matteo Lepore. Si tratta di un lavoro che sosterremo con convinzione anche nei prossimi anni, nell'ottica di una sempre maggiore consapevolezza delle potenzialità di Bologna Città della Musica Unesco, di cui AngelicA è uno dei taselli fondamentali"
AngelicA 28 si aprirà il 3 maggio con le chitarre di John King ed Eric Chenaux e si chiuderà il 27 maggio con un concerto che vede protagonisti Anthony Braxton e Jacqueline Kerrod. E, nel mentre: David Berhman; Alvin Curran (insieme a un gruppo formato da circa 100 musicisti e, ospite speciale, Antonello Salis); Giorgio Nottoli; Evan Parker; un’intera serata con 3 concerti dedicata alla musica del sud-est asiatico; Gavin Bryars con un doppio ensemble italiano; l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Tonino Battista con un programma ricercatissimo; Mike Patton e Uri Caine, tra gli altri. Come di consueto, il programma del Momento Maggio è tratteggiato assieme a diversi curatori, che qui hanno l’occasione di raccontare e portare altre idee di fare musica.