Passeggiando per la città, potrà capitare di incontrare tre volti di persone sconosciute ma che fanno cose normali e condividono momenti di vita nei quali tutti possono riconoscersi, nei confronti delle quali, però, esiste ancora una forte discriminazione: sono i volti di tre membri della comunità rom e sinti che abita a Bologna.
E' infatti partita la campagna di comunicazione “Non cercare la differenza dove non c’è”, ideata per il Comune di Bologna da ComunicaMente con affissioni lungo le strade, in luoghi pubblici come biblioteche, sedi di quartiere, centri culturali e sul web.
Dal 5 al 7 febbraio inoltre, presso lo spazio @Atelier Sì di via San Vitale, 69 si terrà l'iniziativa "Residenza Rom e Sinti", una tre giorni di attività dedicate alla reciproca conoscenza tra rom, sinti e gadjé (non rom) realizzate in collaborazione con il Consorzio Indaco, AtelierSì e ComunicaMente, con il contributo dei progetti europei Roma-Net Pilot e Roma Matrix."
"Una grande occasione offerta alla città - afferma l'assessore l'Amelia Frascaroli - di incontrare e conoscere da vicino qualcuno che può sembrare molto lontano da noi ma che in relatà è più vicino di quanto crediamo. Con questa iniziativa - prosegue - vogliamo stimolare la curiosità di scoprire l'altro".
Tante le iniziative proposte in questa tre giorni, tutte orientate a cercare di comprendere meglio i fenomeni e a combattere la stabilizzazione di immagini stereotipate delle quali si nutre l’antiziganismo.
Si comincia il 5 febbraio con la presentazione della mostra fotografica “Viaggio tra rom e sinti nell’Italia che lavora” a cui si affiancheranno visite guidate condotte da giovani rom e sinti della comunità bolognese alla scoperta delle tante storie di inserimento professionale di successo, la serata proseguirà con la proiezione del documentario “Container 158”, di Stefano Liberti ed Enrico Parenti.
Il 6 febbraio sarà la volta di un seminario aperto al pubblico in cui saranno presentate le politiche in corso e le azioni svolte grazie ai progetti europei Roma-Net Pilot e Roma Matrix e che si concluderà con il concerto del fisarmonicista Jovica Jovic, il grande musicista già celebrato nel libro a lui dedicato lo scorso anno da Moni Ovadia e Marco Rovelli.
Sabato 7 febbraio, a cura dei direttori artistici di Ateliersi, “Comunità: significato, senso e valore”, un laboratorio di confronto sulle relazioni umane, i paradigmi e gli ambiti emozionali che entrano in gioco nei rapporti tra comunità rom e altre comunità con le quali si interfacciano. Tutti temi ripresi alle ore 20 dallo spettacolo “Comune Spazio Problematico”.