Anche quest’anno il Comune di Bologna aderisce alla Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la lesbofobia e la transfobia, nota come IDAHOBIT (“International Day against Homophobia, Biphobia, Intersexism/Transphobia”). La notte tra il 16 e il 17 maggio la facciata di Palazzo Re Enzo su piazza Maggiore si è illuminata con i colori dell'arcobaleno, mentre lunedì 17 maggio, la bandiera arcobaleno simbolo del movimento LGBTQI viene esposta dal balcone di Palazzo d'Accursio.
Come partner della Rete Ready, il Comune partecipa alla campagna delle città contro la discriminazione: “Io non uso parole d’odio e tu?” e “Qui non c’è posto per le parole d’odio”.
Attraverso questa campagna, le amministrazioni pubbliche aderenti alla rete vogliono quindi lanciare un messaggio chiaro: i discorsi d’odio – hate speech in inglese – alimentano e giustificano fenomeni di violenza e vanno quindi contrastati.
La campagna prevede la condivisione social di materiali a cui potranno partecipare anche cittadini e cittadine adottando per il 17 maggio una cornice per le foto profilo su Facebook. Per partecipare: tenere premuto sulla propria immagine di profilo, selezionare “aggiungi motivo”, cercare “Ready 17 maggio”.
La mattina del 17 maggio, il sindaco Virginio Merola e l’assessora Susanna Zaccaria hanno incontrato una delegazione delle associazioni LGBTQI+ formata dalla presidente del Mit Porpora Marcasciano, Michele Giarratano di Famiglie Arcobaleno Emilia-Romagna, Antonella Parrocchetti presidente di Agedo Bologna, Paolo Zagatti presidente Bugs e dal presidente dell’Arcigay Il Cassero Giuseppe Seminario. L’occasione è servita per condividere l’obiettivo che il disegno di legge Zan sia approvato al Senato nella formulazione attuale e senza modifiche.
“La legge va approvata così com’è, senza modifiche – ha detto il sindaco Merola ai rappresentanti delle associazioni – questo testo non ha nessuna relazione con la censura e con le opinioni ma si propone di contrastare crimini che nascono dal seminare odio”.
Durante l’incontro è stato anche fatto il punto sul Patto di collaborazione firmato nel 2017 con le associazioni e che ha permesso di portare fino ad ora 68 progetti che hanno coinvolto circa 23 mila persone.
“Abbiamo fatto una bella strada assieme – ha proseguito il sindaco – e abbiamo tenuto alta la reputazione di questa città in Europa”.