moneta – 500-480 a.C. ca.
Al dritto compare la raffigurazione di un satiro che rapisce una ninfa, probabilmente collegata al culto di Dioniso. Al rovescio vi è un'impronta profonda di forma geometrica, detta quadrato incuso, impressa con un conio in rilievo; questa tecnica, che probabilmente consentiva di tenere fermo il tondello durante la coniazione, caratterizza la fase più antica della monetazione greca.
La moneta fu emessa dalla zecca di Thasos, fertile isola dell'Egeo settentrionale, ricca di miniere d'oro e d'argento, tra il 500 e il 480 a.C. circa.
Informazioni
Provenienza:
Materiale: Argento
Dimensioni: diametro: 22 mm - peso: .8.65 grammi
Numero di inventario: MCA-NUM-21716
Bibliografia: SNG, Cop.,1010; Coll. de Hirsch, 909, tav. XLVIII - Panvini, 1963, 10