Museo Civico Archeologico

Collezioni / Collezioni online / Stele magica del tipo “Horo sui coccodrilli”

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stele – Epoca Tolemaica: fine IV-III a.C. Secondo la mitologia egiziana, la dea Isi e suo figlio Horo furono attaccati nelle paludi del Delta da scorpioni e altri animali velenosi che misero in serio pericolo la vita dell’erede al trono di Osiri. L’intervento di Thot, dio della medicina, salvò il piccolo Horo da una morte atroce per avvelenamento e gli garantì potere eterno sugli animali pericolosi. I cosiddetti cippi di Horo sui coccodrilli, un tipo particolare di stele che compare già durante il Nuovo Regno ma diviene molto popolare dal VI secolo a.C., celebrano il dio sotto questo aspetto di guaritore e protettore. Lo schema classico della composizione vuole Horo in piedi sul corpo di due coccodrilli affiancati e contrapposti, mentre stringe nelle mani serpenti, scorpioni, leoni e orici, vale a dire animali pericolosi o legati ad habitat sfavorevoli all’uomo. Le iscrizioni incise sulle superfici circostanti corrispondono alle formule magiche pronunciate da Thot per salvare il fanciullo e hanno la funzione di reiterare il loro potere salvifico su chiunque le legga, le tocchi e vi faccia scorrere sopra acqua da bere. La consunzione superficiale di questo cippo, che le dimensioni e il foro passante all’altezza della testa del dio Bes rivelano essere un amuleto da indossare, ne attesta l’uso prolungato. Se l’immagine di Horo fanciullo, degli animali pericolosi stretti nelle mani -due serpenti, uno scorpione e un orice nella destra, due serpenti, uno scorpione e un leone nella sinistra-, degli stendardi laterali e di Bes tutelare dell’infanzia alla sommità sono comunque leggibili, meno comprensibile è la formula magica graffiata più che incisa sul retro e ai lati della stele.
Informazioni
Provenienza:
Materiale: Serpentino
Dimensioni: Altezza: 7 cm - Larghezza: 4.4 cm - Spessore: 1 cm
Numero di inventario: MCA-EGI-EG_0244
Bibliografia: Museo Civico di Bologna. Catalogo di Antichità Egizie descritte dal prof. cav. Giovanni Kminek-Szedlo, Torino, 1895, n. 244; Curto, Silvio, L’Egitto antico nelle collezioni dell’Italia settentrionale, Bologna, 1961, n. 313; Piacentini, Patrizia, Horo sui coccodrilli, in: SEAP, Pisa, 1989, 4, pp. 6-7, tav. VII; Il senso dell’arte nell’antico Egitto, Milano, 1990, n. 132.