Museo Civico Archeologico

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elemento architettonico – Nuovo Regno: XVIII dinastia, regno di Tutankhamon (1332-1323 a.C.) Il rilievo proviene dalla tomba menfita del “coppiere regale” Ptahemuia, recentemente ritrovata nell’area meridionale della necropoli di Saqqara, delimitata a nord dalla rampa d’accesso alla piramide di Unas, ultimo sovrano di V dinastia (2520-2360 a.C.), e a est dal monastero copto di San Geremia. La parte superiore del pannello è occupata da una lunga iscrizione su cinque colonne verticali di geroglifici che contiene un inno al dio Ra; sotto è raffigurato Ptahemuia, in piedi e rivolto a sinistra con una lunga veste da cerimonia, una raffinata parrucca sormontata dal tipico cono di unguento e un lungo bastone nella mano destra, simbolo del suo alto rango. Lo stile e l’abbigliamento, così come i tratti del volto di Ptahemuia suggeriscono una datazione al regno di Tutankhamon (1332-1323 a.C.).
Informazioni
Provenienza:
Materiale: Calcare, incisione a bassorilievo
Dimensioni: Altezza: 137 cm - Larghezza: 43.5 cm
Numero di inventario: MCA-EGI-EG_1891
Bibliografia: Kminek Szedlo, Giovanni, The Papyrus of Bak-en-Amun (written in hieratic Script) in the Municipal Museum of Bologna n. 1086, in: TSBA (Transactions of the Society of Biblical Archeology), London, 1882, 7, p. 80; Museo Civico di Bologna. Catalogo di Antichità Egizie descritte dal prof. cav. Giovanni Kminek-Szedlo, Torino, 1895, n. 1891; Curto, Silvio, L’Egitto antico nelle collezioni dell’Italia settentrionale, Bologna, 1961, n. 55; Berlandini, Jocelyne, Les tombes amarniennes et d’époque de Toutankhamon à Sakkara. Critères stylistiques, in: L’Egyptologie en 1979. Axes prioritaires de recherches, Paris, 1982, II, p. 208, nota 74; Il senso dell’arte nell’antico Egitto, Milano, 1990, n. 61; Morigi Govi, Cristiana, La collezione egiziana, Milano, 1994, p. 39.