Vaso – 380 - 370 a.C.
Labbro svasato e revoluto, breve collo concavo e ampio corpo ovoide; coppia di anse verticali a nastro, impostate tra spalla e collo.
Argilla rossastra, vernice nera coprente, lucente con riflessi metallici.
Sul collo ramo d'alloro. Decorazione figurata delimitata in basso da una fascia a menadro interrotto da riquadri con croce al centro e punti negli angoli.
Lato A: una fanciulla in chitone cinto con bordatura nera sul fianco sinistro, orecchini, armille nere, avanza verso una stele sepolcrale recando un cesto pieno di frutta. Presso la stele è Eros, nudo. Fra i due, un girale con foglie e alle spalle della fanciulla una stele sepolcrale a forma di pilastrino su base.
Lato B: due giovani con mantello a colloquio; quello di sinistra è appoggiato ad un bastone. Nel campo coppia di halteres.
Informazioni
Provenienza: Provenienza ignota
Materiale: Argilla, a figure rosse
Dimensioni: Altezza: 30.5 cm - Diametro massimo: 21.9 cm - Diametro orlo: 16.2 cm
Numero di inventario: MCA-GRE-G_0314
Bibliografia: Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, p. 80, n. 497; Laurenzi, Luciano, Corpus Vasorum Antiquorum, Italia 12, Bologna Museo Civico, Fascicolo 3, in: Corpus Vasorum Antiquorum, Italia, Roma, 1936, IV Gr, 11,12; Cambitoglou, Alexander, The red-figured vases of Apulia. 1. Early and Middle Apulian, Oxford, 1978, n. 6/1, p. 136.
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Pelike apula a figure rosse
