Museo Civico Archeologico

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Vaso – 500 - 470 a.C. Superficie sbrecciata, con numerose macchie rossastre per difetto di cottura.
In A: efebo con tenia fra i capelli, avvolto in un manto e appoggiato ad un bastone. In ogni mano tiene un fiore e si piega verso una fanciulla seduta su una sedia, vestita con chitone e mantello e larga tenia tra i capelli, che ricade sulla spalla sinistra. La mano destra della donna sporge per ricevere i fiori, la sinistra tiene un viticcio. Fra le due figure iscrizione dipinta, ora leggibile in controluce: E PAIS KALE.
In B: uomo barbuto ammantato appoggiato ad un bastone a colloquio con un efebo. Il giovane ha corona di ulivo in testa, è avvolto nel mantello, da cui sporge la mano destra, in cui tiene un fiore. Nella sinistra stringe la lira eptacorde. Fra i due personaggi iscrizione dipinta in paonazzo, ora scarsamente leggibile: KALOS O PAIS.
Molto spesso la raffigurazione della lyra in scene di colloquio è allusiva della educazione musicale ricevuta dal protagonista.
Sia in A che in B sotto le figure fascia a meandri e croci.
Informazioni
Provenienza: Grecia, Attica, Atene
Materiale: Argilla, a figure rosse
Dimensioni: Altezza: 38.7 cm - Diametro massimo: 30.4 cm - Diametro orlo: 17.9 cm
Numero di inventario: MCA-GRE-G_0258
Bibliografia: Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, p. 43, n. 278, figg. 31-32; Beazley, John Davidson, Attic Red-Figure Vase-Painters (2. ed.), Oxford, 1963 , p. 451, n. 33; Pelagio Palagi artista e collezionista, Bologna, 1976, p. 253, n. 190; p. 279 fig. 190; Sassatelli, Giuseppe, Dalla stanza delle Antichità al Museo Civico. Storia della formazione del Museo Civico Archeologico di Bologna, Bologna, 1984, p. 203, n. 101; Carpenter, Thomas H., Beazley Addenda (2. ed.), Oxford, 1989, p. 242; www.cvaonline.org, 2004 (dal), v.n. 205368.