Vaso – 540 - 520 a.C.
A profilo continuo di tipo B.
Anfora a corpo ovoidale, spalle sfuggenti, labbro a listello, piede a calotta sferica. Decorazione a riquadri sormontati da fiori di loto capovolti. Intorno al piede,doppia fila di raggi neri. Sopra questa e sotto la scenza figurata, fascioline paonazze.
Lato A: al centro, uomo anziano, nudo e barbato (erastes) muove a destra verso un giovane nudo (eromenos) che procede verso ds. con la testa girata indietro. L'erastes ha il braccio sin. ripiegato sul petto e nella mano ds. ha un gallo, come pegno d'amore. Ai suoi piedi è un cane con la testa alzata. L'eromenos ha i capelli sciolti, cinti da una tenia, porta una clamide a fiorellini e ha la mano ds. avvicinata al viso (o gesto di scherno verso l'eromenos?).
A ds.,vicino al giovane, uomo barbato nudo; sul braccio ds. ha un mantello a fiori, nella mano sin. tiene una lancia. Ai suoi piedi è un cane. Vicino all'eromenos,a sin.,è un altro personaggio nudo, con due mantelletti ripiegati sulle braccia e mano ds. alzata.
Lato B: al centro, giovane nudo con testa girata indietro, muove a ds. verso un uomo anziano, barbato, con chitone poderes, che porta una lunga lancia nella mano sin. Il giovane tiene il braccio sin. piegato, nella mano ds. ha una ghirlanda e sul braccio un mantelletto fiorato. Accanto a lui, uomo barbato nudo, che con la mano ds. gli accarezza il viso. Accanto al vecchio, a sin.,personaggio nudo barbato, che con la mano sin. fa un cenno di richiamo al giovane. All'estrema destra, personaggio barbato, con chitone e mantello, volto a sin.,con lancia nella mano ds. Quasi tutti i personaggi nudi,barbati,sia in A che in B, erano in origine itifallici. Ciò risulta certo da una lettera del Gerhard al Palagi in data 26 febbraio 1841, in cui si parla di ""indicazioni troppo pronunciate del sesso virile"".
Informazioni
Provenienza: Italia, Etruria
Materiale: Argilla, a figure nere
Dimensioni: Altezza: 36.5 cm - Diametro massimo: 23.5 cm - Diametro orlo: 17.4 cm
Numero di inventario: MCA-GRE-G_0001
Bibliografia: , Pfuhl, M.Z., par.268; Heydemann, Heinrich, Mitteilungen aus den Antikensammlungen in Ober- und Mittelitalien. Drittes hallisches Winckelmannsprogram, Halle, 1879, p.59,n.1184; Karo, Georg, Journal of hellenic Studies, 1899, p.160,n.7; Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, p. 22, n. 189, fig. 19 (A); Laurinsich, Luciano, Corpus Vasorum Antiquorum, Italia 7, Bologna Museo Civico, Fascicolo 2, in: Corpus Vasorum Antiquorum, Italia, 1926 (dopo il), III H e, tav. 1, nn. 1-4; Beazley, John Davidson, Attic black-figure vase painters, Oxford, 1956, p. 245, n. 67; Pelagio Palagi artista e collezionista, Bologna, 1976, p. 259, n. 206; Carpenter, Thomas H., Beazley Addenda (2. ed.), Oxford, 1989, p. 63; www.cvaonline.org, 2004 (dal), v.n. 301360.