Museo Civico Archeologico

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statua – Nuovo Regno: XVIII dinastia, regno di Thutmosis III (1479-1426 a.C.) La statua rappresenta un personaggio di nome Ahmosi, accoccolato al suolo alla maniera di uno scriba, che indossa una parrucca liscia e un corto gonnellino sopra il quale è srotolato un papiro. Dall’iscrizione in caratteri geroglifici, che si sviluppa sul rotolo aperto e tutt’attorno il basamento della statua, apprendiamo che Ahmosi ricoprì ruoli ben più importanti rispetto a quello di scriba; egli fu addirittura principe di Sciat, vale a dire governatore di una regione della Nubia, il territorio a sud della prima cateratta del Nilo. Sempre al territorio meridionale dell’Egitto rimandano anche le tre divinità menzionate nel testo inciso: il dio Amon, il cui centro di culto era Tebe; Khnum e Satet, divinità specifiche dell'isola di Elefantina. Per tali ragioni si può ipotizzare una provenienza tebana della statua, certo destinata a un’area templare.
Informazioni
Provenienza:
Materiale: Basalto
Dimensioni: Altezza: 37 cm - Larghezza: 24 cm
Numero di inventario: MCA-EGI-EG_1823
Bibliografia: Museo Civico di Bologna. Catalogo di Antichità Egizie descritte dal prof. cav. Giovanni Kminek-Szedlo, Torino, 1895, n. 1823; Curto, Silvio, L’Egitto antico nelle collezioni dell’Italia settentrionale, Bologna, 1961, n. 404; Pernigotti, Sergio, La statuaria egiziana nel Museo Civico Archeologico di Bologna, Bologna, 1980, n. 8; Pernigotti, Sergio, Sulle tracce della scrittura: l’antico Egitto. , in: G.R. Cardona (a cura di), Sulle tracce della scrittura: l’antico Egitto. Oggetti, testi, superfici dai Musei dell’Emilia Romagna, Bologna, 1986, p. 37; fig. 9; Il senso dell’arte nell’antico Egitto, Milano, 1990, n. 39; Davoli, Paola, J.-F. Champollion e il contributo italiano alla riscoperta dell’antico Egitto, Torino, 1992, n. 59; Morigi Govi, Cristiana, La collezione egiziana, Milano, 1994, p. 126.