Museo Civico Archeologico

Collezioni / Collezioni online / Gruppo statuario a nome di Amenhotep e Merit

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statua – Nuovo Regno: fine XVIII - inizi XIX dinastia (1539-1190 a.C.) La tipologia dei coniugi abbracciati è attestata nell’arte egiziana sin dal periodo delle origini e si connette alla speranza di vedere ricostituiti nell’aldilà il proprio nucleo familiare e le proprie consuetudini di vita. I coniugi di questo gruppo statuario, in pietra calcarea, sono il “primo profeta di Ptah” Amenhotep e la “musicista di Amon” Merit in compagnia dei loro otto figli, quattro femmine e quattro maschi, le cui figure appaiono scolpite a incavo e ad altorilievo sull’alto seggio sopra cui siedono i genitori. Amenhotep, la cui carnagione è resa con il colore rosso mattone proprio degli uomini nell’arte egiziana, indossa una lunga gonna, una parrucca che copre la parte superiore delle orecchie e la barba posticcia che lo identifica come defunto; Merit, la cui pelle è contraddistinta dal colore giallo tenue tipico delle donne, indossa una lunga tunica aderente e una parrucca avvolgente che nasconde le spalle. La provenienza tebana del pezzo è resa pressochè sicura sia dai nomi, sia dai titoli dei personaggi.
Informazioni
Provenienza:
Materiale: Calcare dipinto
Dimensioni: Altezza: 79 cm - Larghezza: 49 cm
Numero di inventario: MCA-EGI-EG_1814
Bibliografia: Nizzoli, Giuseppe, Catalogo Dettagliato della Raccolta di Antichità Egizie..., Alessandria d’Egitto, 1827, pp. 17-18; Museo Civico di Bologna. Catalogo di Antichità Egizie descritte dal prof. cav. Giovanni Kminek-Szedlo, Torino, 1895, n. 1814; Curto, Silvio, L’Egitto antico nelle collezioni dell’Italia settentrionale, Bologna, 1961, n. 31; tav. 20; Pernigotti, Sergio, La statuaria egiziana nel Museo Civico Archeologico di Bologna, Bologna, 1980, n. 14; tavv. LIII-LV; Il senso dell’arte nell’antico Egitto, Milano, 1990, n. 76; Morigi Govi, Cristiana, La collezione egiziana, Milano, 1994, p. 77.