Museo Civico Archeologico

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statua – Nuovo Regno: XVIII dinastia, regno di Thutmosis III (1479-1426 a.C.) La testa, priva di iscrizioni, è stata attribuita nel tempo a faraoni diversi: Neferhotep I, Apries, Hatshepsut, Thutmosis III o Amenhotep II. La maggioranza degli studiosi è attualmente concorde nell’identificarvi i tratti somatici del sovrano Thutmosis III (1479-1426 a.C.). Questi successe al padre Thutmosis II (?-1479 a.C.) in età troppo giovane per assumere il potere e venne di fatto sostituito nel governo del paese per circa un ventennio dalla consorte regale del padre e matrigna, la famosa regina Hatshepsut, che divenne sua reggente con ambizioni di sovrana assoluta. Thutmosis III, ripresi i pieni poteri alla morte di Hatshepsut, avviò una politica estera aggressiva, condusse vittorioso l’esercito egiziano oltre il fiume Eufrate e rese così l’Egitto la potenza incontrastata del Vicino Oriente per molti anni. Grande guerriero e conquistatore, soprattutto agli inizi del suo regno, Thutmosis III va ricordato anche per l’intensa attività di costruttore, testimoniata da edifici sacri e sculture di cui questa testa è uno splendido esempio. Le caratteristiche stilistiche del volto, da non considerare il naso e la banda destra del copricapo di restauro ottocentesco, sono identiche a quelle di alcune statue a nome dello stesso sovrano ora al Museo del Cairo. La testa, di poco inferiore alle dimensioni naturali, è ornata dal tipico copricapo regale di stoffa, il nemes, molto calato sulla fronte, al cui centro si erge il serpente ureo; il volto è ovale con occhi, bocca e mento piuttosto piccoli, soprattutto se confrontati alle dimensioni delle arcate sopracciliari e delle linee di cosmetico.
Informazioni
Provenienza:
Materiale: Dolerite
Dimensioni: Altezza: 22 cm - Larghezza: 28.5 cm
Numero di inventario: MCA-EGI-EG_1800
Bibliografia: Museo Civico di Bologna. Catalogo di Antichità Egizie descritte dal prof. cav. Giovanni Kminek-Szedlo, Torino, 1895, n. 1800; Bosse, Käthe, Die menschliche Figur in der ägyptischen Spätzeit von der XXII. bis zur XXX. Dynastie, in: ÄF , Glückstadt - Hamburg - New York, 1936, I, n. 221; tav. 12 f; Curto, Silvio, L’Egitto antico nelle collezioni dell’Italia settentrionale, Bologna, 1961, n. 21; tav. 18; Bresciani, Edda, La collezione egizia del Museo Civico di Bologna, Ravenna, 1975, pp. 34-36; Fiora, Elisa, Una testa tutmoside al Museo Civico di Bologna, in: Il Carrobbio, Bologna, 1976, 2, pp. 73-91; tavv. 1-6; Tefnin, Roland, La statuaire d’Hatshepsout. Portrait royal et politique sous la 18e dynastie, in: MonAeg, Bruxelles, 1979, 4, pp. 148-149; Pernigotti, Sergio, La statuaria egiziana nel Museo Civico Archeologico di Bologna, Bologna, 1980, n. 7; tavv. XXXIX-XL; Morigi Govi, Cristiana, Dalla stanza delle Antichità al Museo Civico. Storia della formazione del Museo Civico Archeologico di Bologna, Bologna, 1984, n. 63; Il senso dell’arte nell’antico Egitto, Milano, 1990, n. 35; Morigi Govi, Cristiana, La collezione egiziana, Milano, 1994, p. 67; Laboury, Dimitri, La statuaire de Thoutmosis III. Essai d’interprétation d’un portrait royal dans son contexte historique, in: Aegyptiaca Leodiensia, Liège, 1998, 5, pp. 346-348, A 15.