Museo Civico Archeologico
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L'ossuario è il vaso destinato a contenere i resti del defunto cremato raccolti dopo il rogo funebre. Nella tradizione villanoviana, per questa funzione veniva solitamente utilizzato un vaso dalla tipica forma biconica.
Tali vasi, i cui frammenti si ritrovano con una certa frequenza negli scavi di abitato, erano utilizzati anche nella vita di tutti i giorni, probabilmente come contenitori per liquidi; tuttavia i biconici usati per il rituale funerario sono ben riconoscibili grazie alla pratica della defunzionalizzazione: al vaso veniva rotta una delle anse, rendendolo così inadatto al suo uso normale e sancendone l'ingresso nella sfera funeraria. Ben presto i biconici per l'uso funerario furono foggiati fin dall'inizio con una sola ansa. L'ossuario, una volta deposto nella tomba, veniva chiuso da una scodella rovesciata. Il complesso ossuario - scodella rappresentava con tutta probabilità agli occhi degli antichi Etruschi una sorta di sostituto del corpo bruciato del defunto. In numerose sepolture infatti si trovano tracce dell'uso di vestire l'ossuario con stoffe e monili.
Questo esemplare di ossuario biconico è decorato a fasce di meandri incisi e cerchielli e triangoli impressi.
Provenienza: Bologna. Necropoli Savena, tomba 80
Datazione: IX secolo a.C.
Materiale: ceramica
Dimensione: altezza cm 42
Numero di inventario: Inventario: 12493