Museo Civico Archeologico
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Le bende di questa mummia celano il corpo di un egiziano di nome Usai, figlio di Nekhet e di Heriubastet, del quale si conservano in museo anche i due sarcofagi: uno interno di tipo antropoide ed uno esterno a cassa con i pilastrini angolari e il coperchio a botte, che sono riccamente decorati ed iscritti.
Secondo gli Egiziani la mummificazione era indispensabile per la sopravvivenza eterna del defunto e prevedeva normalmente: il lavaggio del corpo; l'asportazione del cervello e dei visceri; la sua disidratazione tramite sali di natron; l'unzione e, infine, la fasciatura con bende di lino tra le quali potevano essere inseriti alcuni amuleti con una funzione protettiva nei confronti del corpo. Per verificare l'eventuale esistenza di amuleti nella fasciatura di Usai, alcuni anni fa la mummia è stata radiografata e l'indagine ha rivelato l'esistenza in antico di una reticella in perline di fäience simile a quella attualmente distesa sul corpo.
Provenienza: Egitto: Tebe. Collezione Palagi (Nizzoli)
Datazione: Epoca Tarda: XXVI dinastia (664 - 525 a.C.)
Materiale: materiale organico e lino
Dimensione: altezza cm 168
Numero di inventario: KS 1975